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Aggiornamenti normativi
Requisiti semplificati ex art. 28, co. 1, all. II.12 al Codice: i 150.000 euro si...
Un bando di gara con importo complessivo di € 21.900.000,00 prevedeva, tra le altre, il possesso della categoria “non prevalente” OG11 – impianti tecnologici, classifica I, importo € 75.000,00. Un offerente dichiarava che le lavorazioni ricadenti nella categoria scorporabile OG11 sarebbero state eseguite da impresa priva della relativa categoria SOA, ma qualificata per la stessa con i certificati dei lavori analoghi, essendo l’importo sotto soglia [[CASESTUDY]] La stazione appaltante escludeva l’offerente per difetto di qualificazione, il quale presenta ricorso al competente T.A.R.. T.A.R. Lazio, V-ter, 5 maggio 2025, n. 8585 accoglie il ricorso. Secondo il Collegio “al di sotto della soglia di € 150.000,00, i lavori possono essere eseguiti da parte di operatori economici in possesso dei requisiti “semplificati” di ...
Un bando di gara con importo complessivo di € 21.900.000,00 prevedeva, tra le altre, il possesso della categoria “non prevalente” OG11 – impianti tecnologici, classifica I, importo € 75.000,00. Un offerente dichiarava che le lavorazioni ricadenti nella categoria scorporabile OG11 sarebbero state eseguite da impresa priva della relativa categoria SOA, ma qualificata per la stessa con i certificati dei lavori analoghi, essendo l’importo sotto soglia [[CASESTUDY]] La stazione appaltante escludeva l’offerente per difetto di qualificazione, il quale presenta ricorso al competente T.A.R.. T.A.R. Lazio, V-ter, 5 maggio 2025, n. 8585 accoglie il ricorso. Secondo il Collegio “al di sotto della soglia di € 150.000,00, i lavori possono essere eseguiti da parte di operatori economici in possesso dei requisiti “semplificati” di ...
Impegni ex art. 102 sull’occupazione femminile non assunti nell’ambito dell’offerta...
Il disciplinare di gara prevedeva la necessaria allegazione all’offerta tecnica di un progetto atto ad illustrare le concrete modalità attraverso le quali si impegna a garantire l’impiego nell’ambito delle nuove assunzioni una quota pari al 10% di occupazione giovanile e/o di genere, anche ai sensi dell’art. 102 del Codice. [[CASESTUDY]] Un offerente produce detto progetto solo a seguito del soccorso istruttorio procedimentale, e viene successivamente escluso in ragione della produzione di un file di n. 15 (quindici) pagine contente elementi ex novo prodotti alla Stazione Appaltante, pertanto esorbitante rispetto al soccorso istruttorio procedimentale secondo cui, ex art. 101 comma 3, ultimo alinea. T.A.R. Puglia, Lecce, II, 05 maggio 2025, n. 786 respinge il ricorso avverso l’esclusione. In primo luogo il Collegio respinge la censu...
Il disciplinare di gara prevedeva la necessaria allegazione all’offerta tecnica di un progetto atto ad illustrare le concrete modalità attraverso le quali si impegna a garantire l’impiego nell’ambito delle nuove assunzioni una quota pari al 10% di occupazione giovanile e/o di genere, anche ai sensi dell’art. 102 del Codice. [[CASESTUDY]] Un offerente produce detto progetto solo a seguito del soccorso istruttorio procedimentale, e viene successivamente escluso in ragione della produzione di un file di n. 15 (quindici) pagine contente elementi ex novo prodotti alla Stazione Appaltante, pertanto esorbitante rispetto al soccorso istruttorio procedimentale secondo cui, ex art. 101 comma 3, ultimo alinea. T.A.R. Puglia, Lecce, II, 05 maggio 2025, n. 786 respinge il ricorso avverso l’esclusione. In primo luogo il Collegio respinge la censu...
FOCUS: “Revoca dell’aggiudicazione dopo la stipula del contratto: configurabile...
Premessa Con la sentenza n. 555 del 20 marzo 2025, il TAR Calabria, sez. II, interviene su un tema di grande rilievo pratico e sistematico nel diritto dei contratti pubblici: l’(im)possibilità per la stazione appaltante di revocare l’aggiudicazione dopo la stipula del contratto. Il Tribunale afferma con chiarezza che, a contratto stipulato, il potere di revoca ex art. 21-quinquies della L. 241/1990 non è più esercitabile, configurandosi in tal caso una carenza di potere in concreto, in quanto l’amministrazione può incidere sul rapporto solo con gli strumenti previsti dal Codice dei contratti pubblici nella fase di esecuzione, quali il recesso (art. 123) o, nei casi previsti, la risoluzione (art. 122) del D.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Il caso concreto e le censure sollevate Il giudizio nasce dall’impugnazione, da parte di una società affidataria, dei provvedimenti con cui ...
Premessa Con la sentenza n. 555 del 20 marzo 2025, il TAR Calabria, sez. II, interviene su un tema di grande rilievo pratico e sistematico nel diritto dei contratti pubblici: l’(im)possibilità per la stazione appaltante di revocare l’aggiudicazione dopo la stipula del contratto. Il Tribunale afferma con chiarezza che, a contratto stipulato, il potere di revoca ex art. 21-quinquies della L. 241/1990 non è più esercitabile, configurandosi in tal caso una carenza di potere in concreto, in quanto l’amministrazione può incidere sul rapporto solo con gli strumenti previsti dal Codice dei contratti pubblici nella fase di esecuzione, quali il recesso (art. 123) o, nei casi previsti, la risoluzione (art. 122) del D.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Il caso concreto e le censure sollevate Il giudizio nasce dall’impugnazione, da parte di una società affidataria, dei provvedimenti con cui ...
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Frazionamento artificioso e documentazione carente negli interventi di messa in sicurezza. Vigilanza sul Comune di Tursi, in provincia di Matera: criticità nelle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici Con la delibera n. 133 del 2 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha concluso un procedimento di vigilanza su tre affidamenti disposti dal Comune di Tursi, in provincia di Matera, relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’istruttoria, avviata a seguito di una segnalazione, ha riguardato gli incarichi per la progettazione delle opere di consolidamento in tre aree comunali: l’alveo del torrente Pescogrosso, l’area a monte di via Napoli e il rione Rabatana. In due casi si è fatto ricorso all’affidamento diretto e nel terzo a una procedura negoziata. [[CASESTUDY]] Dall’analisi condotta è emersa l’assenza deg...
Frazionamento artificioso e documentazione carente negli interventi di messa in sicurezza. Vigilanza sul Comune di Tursi, in provincia di Matera: criticità nelle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici Con la delibera n. 133 del 2 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha concluso un procedimento di vigilanza su tre affidamenti disposti dal Comune di Tursi, in provincia di Matera, relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’istruttoria, avviata a seguito di una segnalazione, ha riguardato gli incarichi per la progettazione delle opere di consolidamento in tre aree comunali: l’alveo del torrente Pescogrosso, l’area a monte di via Napoli e il rione Rabatana. In due casi si è fatto ricorso all’affidamento diretto e nel terzo a una procedura negoziata. [[CASESTUDY]] Dall’analisi condotta è emersa l’assenza deg...
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E’ on line il Quaderno n. 57 dell’Anci che è stato ripreso oggi anche dal Sole 24ore. Come sempre, trattasi di uno strumento gratuito di supporto tecnico giuridico arricchito da modelli e schemi operativi su un tema oggetto di innovazione normativa quali appunto gli adempimenti in materia di albero della trasparenza. [[CASESTUDY]] Dal 13 novembre 2025, infatti, sarà obbligatorio utilizzare i nuovi schemi standard per la pubblicazione sui portali della trasparenza di Comuni e Città Metropolitane. Il periodo transitorio concesso da ANAC per l’entrata in vigore dei nuovi schemi dovrà essere impiegato per compiere modifiche organizzative e gestionali sulle strutture amministrative: il quaderno operativo vuole offrire strumenti di analisi e sviluppo per adempiere al meglio ai nuovi obblighi. Fonte: Redazion...
E’ on line il Quaderno n. 57 dell’Anci che è stato ripreso oggi anche dal Sole 24ore. Come sempre, trattasi di uno strumento gratuito di supporto tecnico giuridico arricchito da modelli e schemi operativi su un tema oggetto di innovazione normativa quali appunto gli adempimenti in materia di albero della trasparenza. [[CASESTUDY]] Dal 13 novembre 2025, infatti, sarà obbligatorio utilizzare i nuovi schemi standard per la pubblicazione sui portali della trasparenza di Comuni e Città Metropolitane. Il periodo transitorio concesso da ANAC per l’entrata in vigore dei nuovi schemi dovrà essere impiegato per compiere modifiche organizzative e gestionali sulle strutture amministrative: il quaderno operativo vuole offrire strumenti di analisi e sviluppo per adempiere al meglio ai nuovi obblighi. Fonte: Redazion...
Ancora una sentenza sul ribasso dei costi della manodopera
L’articolo 41 comma 14 continua ad essere oggetto di pronunce del giudice amministrativo. Oggi tocca al Tar Lazio esprimersi, giungendo alla conclusione per cui il ribasso previsto dall’articolo 41 comma 14 non può che riferirsi ad una diminuzione da applicarsi al prezzo complessivo proposto, ricomprendente al suo interno anche i costi della manodopera. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito, dopo una sintesi accurata, da Tar Lazio, Roma, Sez. I Quater, 30/04/2025, n. 8390: 4. Appare opportuno svolgere una premessa riguardante la disciplina dei costi dalla manodopera nel nuovo codice dei contratti pubblici contenuta nell’art. 41, co. 13 (relativo alla determinazione del costo del lavoro sulla base delle tabelle ministeriali) e co. 14, nonché dagli arttt. 108, co. 9 e 110, co. 1, d.lgs. n. 36 del 2023.4.1. In particolare, l’art. 41, co. 14, stabilisce che “Nei contratti di lav...
L’articolo 41 comma 14 continua ad essere oggetto di pronunce del giudice amministrativo. Oggi tocca al Tar Lazio esprimersi, giungendo alla conclusione per cui il ribasso previsto dall’articolo 41 comma 14 non può che riferirsi ad una diminuzione da applicarsi al prezzo complessivo proposto, ricomprendente al suo interno anche i costi della manodopera. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito, dopo una sintesi accurata, da Tar Lazio, Roma, Sez. I Quater, 30/04/2025, n. 8390: 4. Appare opportuno svolgere una premessa riguardante la disciplina dei costi dalla manodopera nel nuovo codice dei contratti pubblici contenuta nell’art. 41, co. 13 (relativo alla determinazione del costo del lavoro sulla base delle tabelle ministeriali) e co. 14, nonché dagli arttt. 108, co. 9 e 110, co. 1, d.lgs. n. 36 del 2023.4.1. In particolare, l’art. 41, co. 14, stabilisce che “Nei contratti di lav...
FOCUS: “Mancata indicazione dei costi della manodopera e soccorso istruttorio nel...
IntroduzioneCon il parere di precontenzioso del 19 febbraio 2025, n. 50, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sul tema della mancata separata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza nell’ambito delle offerte economiche, alla luce delle novità introdotte dal d.lgs. n. 36/2023. La questione trae origine da una procedura aperta bandita da un Comune per la fornitura e posa in opera di sistemi “smart bin” e tecnologie per la gestione dei rifiuti. [[CASESTUDY]] Il principio generale: obbligo di indicazione e causa di esclusioneL’ANAC ha preliminarmente ribadito il principio generale, previsto dall’art. 108, comma 9, del Codice dei contratti pubblici, secondo cui la mancata separata indicazione dei costi della manodopera (e della sicurezza) comporta l’esclusione dell’operatore economico dalla p...
IntroduzioneCon il parere di precontenzioso del 19 febbraio 2025, n. 50, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sul tema della mancata separata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza nell’ambito delle offerte economiche, alla luce delle novità introdotte dal d.lgs. n. 36/2023. La questione trae origine da una procedura aperta bandita da un Comune per la fornitura e posa in opera di sistemi “smart bin” e tecnologie per la gestione dei rifiuti. [[CASESTUDY]] Il principio generale: obbligo di indicazione e causa di esclusioneL’ANAC ha preliminarmente ribadito il principio generale, previsto dall’art. 108, comma 9, del Codice dei contratti pubblici, secondo cui la mancata separata indicazione dei costi della manodopera (e della sicurezza) comporta l’esclusione dell’operatore economico dalla p...
Una procedura di gara non può rimanere sospesa sine die per cause non imputabili...
Secondo la ricorrente la determina di aggiudicazione sarebbe illegittima in quanto adottata senza che fosse stata completata la verifica del possesso in capo all’aggiudicataria dei requisiti di partecipazione alla gara. Nel documento si precisa infatti che il sistema FVOE 2.0 non consentirebbe l’acquisizione di “…alcuni certificati (come il certificato di ottemperanza ex art. 17 L. 68/99)…”. [[CASESTUDY]] Tuttavia, non essendo pervenuta alcuna risposta, la stazione appaltante ha ritenuto che, in applicazione del principio del risultato, si potesse comunque disporre l’aggiudicazione sotto la condizione risolutiva di cui all’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 “…in quanto la ditta aggiudicataria in sede di partecipazione alla gara ha dichiarato espressamente di non incorrere nelle cause di esclusione di cui agli artt. 94 – 9...
Secondo la ricorrente la determina di aggiudicazione sarebbe illegittima in quanto adottata senza che fosse stata completata la verifica del possesso in capo all’aggiudicataria dei requisiti di partecipazione alla gara. Nel documento si precisa infatti che il sistema FVOE 2.0 non consentirebbe l’acquisizione di “…alcuni certificati (come il certificato di ottemperanza ex art. 17 L. 68/99)…”. [[CASESTUDY]] Tuttavia, non essendo pervenuta alcuna risposta, la stazione appaltante ha ritenuto che, in applicazione del principio del risultato, si potesse comunque disporre l’aggiudicazione sotto la condizione risolutiva di cui all’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 “…in quanto la ditta aggiudicataria in sede di partecipazione alla gara ha dichiarato espressamente di non incorrere nelle cause di esclusione di cui agli artt. 94 – 9...
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Un offerente ha prodotto in gara una garanzia provvisoria non valida, perché la relativa documentazione è formalmente e unicamente intestata a contraente diverso dall’offerente. La stazione appaltante assente al soccorso istruttorio, e l’offerente produce una voltura della fideiussione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Friuli Venezia Giulia, I, 29 aprile 2025, n. 186 annulla l’aggiudicazione, siccome ha ritenuto nella specie non applicabile il soccorso istruttorio, tenuto conto che l’appendice di voltura “è di formazione posteriore alla data di presentazione delle offerte (4 novembre 2024) e risulta quindi inidoneo a sostituire o integrare il documento originario“, che secondo il Collegio si traduce in una “introduzione in gara di una polizza sostanzialmente nuova sul piano del soggetto contraente e sostitutiva della precedente, in quanto per la prima volta riferita al contraente e...
Un offerente ha prodotto in gara una garanzia provvisoria non valida, perché la relativa documentazione è formalmente e unicamente intestata a contraente diverso dall’offerente. La stazione appaltante assente al soccorso istruttorio, e l’offerente produce una voltura della fideiussione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Friuli Venezia Giulia, I, 29 aprile 2025, n. 186 annulla l’aggiudicazione, siccome ha ritenuto nella specie non applicabile il soccorso istruttorio, tenuto conto che l’appendice di voltura “è di formazione posteriore alla data di presentazione delle offerte (4 novembre 2024) e risulta quindi inidoneo a sostituire o integrare il documento originario“, che secondo il Collegio si traduce in una “introduzione in gara di una polizza sostanzialmente nuova sul piano del soggetto contraente e sostitutiva della precedente, in quanto per la prima volta riferita al contraente e...
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Il responsabile Rpct deve valutare il mancato adempimento delle misure anticorruzione Il Responsabile anticorruzione (Rpct) di una Regione non deve limitarsi ad affermare che non rientrano tra i suoi compiti le verifiche sul mancato riscontro di richieste formulate nei confronti di Uffici Regionali. Deve invece attivarsi - anche in raccordo con il referente del Dipartimento/Ufficio dell’amministrazione regionale competente - nel valutare il mancato adempimento delle misure generali previste nel Piao dell’amministrazione, tra i quali figura il monitoraggio dei termini procedimentali dei medesimi Uffici Regionali. E’ tenuto, inoltre, a segnalare all'Organo di indirizzo e all’Oiv le disfunzioni inerenti all'attuazione della misura, con particolare riferimento ai motivi che hanno determinato il ritardo e, se del caso, indicare agli Uffici competenti all'esercizio dell’azione disc...
Il responsabile Rpct deve valutare il mancato adempimento delle misure anticorruzione Il Responsabile anticorruzione (Rpct) di una Regione non deve limitarsi ad affermare che non rientrano tra i suoi compiti le verifiche sul mancato riscontro di richieste formulate nei confronti di Uffici Regionali. Deve invece attivarsi - anche in raccordo con il referente del Dipartimento/Ufficio dell’amministrazione regionale competente - nel valutare il mancato adempimento delle misure generali previste nel Piao dell’amministrazione, tra i quali figura il monitoraggio dei termini procedimentali dei medesimi Uffici Regionali. E’ tenuto, inoltre, a segnalare all'Organo di indirizzo e all’Oiv le disfunzioni inerenti all'attuazione della misura, con particolare riferimento ai motivi che hanno determinato il ritardo e, se del caso, indicare agli Uffici competenti all'esercizio dell’azione disc...
Focus: “L’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti...
Premessa I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono i requisiti ambientali obbligatori da rispettare nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici. Essi sono finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e comunitari. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: l’art. 57 del D.lgs. 36/2023 Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), l'obbligo di inserimento dei CAM nei documenti di gara è stato ulteriormente rafforzato. L’art. 57 dispone, infatti, che le stazioni appaltanti debbano inserire almeno i criteri ambientali minimi stabiliti dai relativi decreti ministeriali nei bandi, negli avvisi e negli inviti. Tale disposizione conferma che i CAM non ra...
Premessa I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono i requisiti ambientali obbligatori da rispettare nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici. Essi sono finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e comunitari. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: l’art. 57 del D.lgs. 36/2023 Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), l'obbligo di inserimento dei CAM nei documenti di gara è stato ulteriormente rafforzato. L’art. 57 dispone, infatti, che le stazioni appaltanti debbano inserire almeno i criteri ambientali minimi stabiliti dai relativi decreti ministeriali nei bandi, negli avvisi e negli inviti. Tale disposizione conferma che i CAM non ra...
L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere...
La ricorrente, tra i vari motivi di ricorso, ha lamentato la violazione degli articoli 11, 41 e 108 del codice dei contratti pubblici, in quanto l’aggiudicataria avrebbe dichiarato un costo della manodopera pari a quello stimato dalla S.A. e proposto la realizzazione di migliorie. Il Tar Campania si allinea alle posizioni ( vedasi L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere alla verifica d’ufficio dei costi della manodopera, come invece riportato all’art. 95, comma 10 del precedente Codice. – Giurisprudenzappalti) espresse nella decisione del Tar Toscana 23.04.2024 n. 493 (anche se viene indicata una diversa sentenza). [[NEWSLETTER]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 28/04/2025, n. 793: 13. Quanto alle contestazioni sollevate con l’ultimo motivi di ricorso, deve evidenziarsi che l’art. 108 del nuovo Codice,...
La ricorrente, tra i vari motivi di ricorso, ha lamentato la violazione degli articoli 11, 41 e 108 del codice dei contratti pubblici, in quanto l’aggiudicataria avrebbe dichiarato un costo della manodopera pari a quello stimato dalla S.A. e proposto la realizzazione di migliorie. Il Tar Campania si allinea alle posizioni ( vedasi L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere alla verifica d’ufficio dei costi della manodopera, come invece riportato all’art. 95, comma 10 del precedente Codice. – Giurisprudenzappalti) espresse nella decisione del Tar Toscana 23.04.2024 n. 493 (anche se viene indicata una diversa sentenza). [[NEWSLETTER]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 28/04/2025, n. 793: 13. Quanto alle contestazioni sollevate con l’ultimo motivi di ricorso, deve evidenziarsi che l’art. 108 del nuovo Codice,...